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FOREVER LIVING, 
ALOE VERA
 
Il tuo benessere e un lavoro con aloe vera!
"Mi chiedi quali forze segrete mi sostenessero durante i miei lunghi digiuni? Ebbene, furono la mia incrollabile fede in Dio, il mio stile di vita semplice e frugale, e L'ALOE di cui scoprii i benefici alla fine del XIX secolo, al mio arrivo in Sud Africa" MAHATMA GANDHI, 1869-1948

15 ESEMPI DI COME PUÒ AIUTARE L’ALOE VERA.
- AIUTA A GUARIRE LE FERITE.
Una grande parte della foglia dell’Aloe è piena di Gel, il quale ècostituito per il 96% di acqua, mentre nel restante 4% sono concentrate oltre75 sostanze terapeutiche. Applicato sulle ferite, il Gel di Aloe è un blandoanestetico che aiuta a ridurre il prurito ed il gonfiore. Inoltre, il Gel diAloe ha effetti antibatterici ed antimicotici, aumenta il flusso del sanguenelle parti ferite e stimola i fibroplasti - le cellule cutanee responsabilidella guarigione delle ferite. Studi su animali, pubblicati sul Journal of theAmerican Podiatric Medical Association, comprovano che la guarigione delleferite viene accelerata con l’applicazione esterna ed interna di Aloe. Aglianimali sono stati somministrati nell’acqua potabile 100 mg per Kg di pesocorporeo di Aloe durante due mesi, oppure sono stati trattati con una cremacontenente il 25% di Aloe Vera direttamente sulla ferita per lo stesso periododi tempo. In entrambi i casi l’Aloe ha mostrato un effetto positivo. Negli animali che avevano bevuto l’Aloe con l’acqua le ferite si sono ridotte del 62% mentre le ferite del gruppo di controllo si sono ridotte del 51%. Con l’applicazione esterna di Aloe le ferite si sono ridotte del 51% contro il 33% del gruppo di controllo.
monaco con aloebruciature aloe
-COADIUVA LA GUARIGIONE DOPO INTERVENTI CHIRURGICI.
Secondo unrapporto nel Journal of Dermatologic Surgery and Oncology (chirurgia edoncologia dermatologiche) la riconvalescenza dopo interventi chirurgici vieneridotta grazie all’Aloe. Diciotto pazienti di acne si erano sottoposti adun’operazione al viso per abradere l’acne. Sui loro visi sono state applicatedelle fasciature: su una metà del viso è stato applicato un classicovulnerario, sull’altra l’Aloe. La metà del viso trattata con l’Aloe è guarita72 ore prima dell’altra metà. Il dermatologo James Fulton, M.D. di NewportBeach in California, autore principale del rapporto, nel suo studio medicoutilizza l’Aloe per far guarire prima le ferite. «Ogni ferita che curiamo - chesi tratti di cucire una ferita o di eliminare un tumore cutaneo - guarisceprima se viene trattata con l’Aloe».
-ALLEVIA LE BRUCIATURE.
In uno studio delJournal of the Medical Association in Tailandia, 27 pazienti con ustioni mediesono stati fasciati con Aloe o con vaselina. Le ustioni dei pazienti fasciaticon Aloe sono guarite prima, il periodo medio di guarigione era di 12 giornicontro i 18 giorni dei pazienti trattati con vaselina.
-MINIMIZZA I DANNI DOVUTI AI GELONI.
Uno studio negliAnnals of Emergency Medicine ha dimostrato che l’Aloe aiuta anche in caso di geloni.154 pazienti con geloni, da leggeri a gravi, sono stati trattati dairicercatori con i metodi standard da applicare in questi casi (antibiotici,ibuprofen e calore). Nel 67,9% dei pazienti che sono stati trattati in piùanche con l’Aloe è stata constatata una guarigione senza perdita di tessuto(amputazione) paragonato al 32,7% dei pazienti del gruppo di controllo.
I ricercatori nehanno tratto la conseguenza che l’Aloe ha evitato che il sangue rifluisca altessuto gelato (la normale causa della perdita di tessuto in caso di geloni).
-FILTRA LE RADIAZIONI.
Secondo lericerche pubblicate nel Journal Yakuaku Zasshi l’Aloe protegge anche dai dannialla cute provocati dai raggi X. Si è scoperto che l’Aloe è un antiossidantemolto efficace che filtra i radicali liberi provocati dall’irradiazione.Inoltre, l’Aloe protegge due sostanze terapeutiche prodotte dal corpo stesso,la dismutasi di perossido (un enzima antiossidante) ed il gluthanion (un acidoamminico che stimola il sistema immunitario.
-GUARISCE LA PSORIASI.
In una ricercapubblicata nel Tropical Medicine and International Health, contro llata conplacebo, 60 pazienti con psoriasi cronica sono stati trattati con un estrattodi 0,5% di Aloe Vera in una crema di olio minerale. La pomata è stata applicatatre volte al giorno per 5 giorni consecutivi in un periodo di quattro settimane(15 applicazioni per settimana). All’esame dei pazienti dopo otto mesi è statoconstatato che la psoriasi nei pazienti trattati con Aloe Vera aveva subito unariduzione dell’82,8% contro il 7,7% del gruppo placebo. Inoltre, l’83% delgruppo dell’Aloe vennero considerati guariti, mentre nel gruppo placebo sitrattava solo del 6,6%.
-RIDUCE I PROBLEMI INTESTINALI.
In base ad unaricerca del Journal of Alternative Medicine il succo di Aloe Vera può essereefficace per il trattamento di infiammazioni del tratto intestinale. A diecipazienti sono state somministrate per un periodo di sette giorni due once,circa 57 grammi (1 oncia=28,3495 gr) di succo di Aloe Vera tre volte al giorno.Dopo una settimana la diarrea di tutti i pazienti era guarita. Quattro pazientiavevano ottenuto una regolazione della digestione e sostenevano di avere piùenergia di prima. I ricercatori ne hanno tratto la conclusione che l’Aloe è ingrado di riequilibrare l’intestino «regolando il valore pH gastrointestinale,migliorando al contempo la motilità gastrointestinale, aumentando il pesospecifico delle feci e riducendo la popolazione di determinati microrganisminelle feci, compreso il lievito». Altre ricerche hanno mostrato che il succo diAloe Vera aiuta a disintossicare l’intestino, a neutralizzare gli acidigastrici e ad aiutare in caso di stitichezza ed ulcere gastriche.
-RIDUCE LA GLICEMIA IN CASO DI DIABETE.
Hormone Researchsostiene che l’Aloe abbassa il tasso degli zuccheri nel sangue in caso didiabete. A cinque pazienti con diabete sviluppato (non dipendente da insulina)è stato somministrato quotidianamente per un periodo di 14 settimane ½cucchiaio di caffè di estratto di Aloe. In tutti i pazienti il tasso glicemicoè stato ridotto mediamente del 45% pur restando inalterato il peso deipazienti.
-RIDUCE I GONFIORI ARTRITICI.
Secondo il Journalof the American Podiatric Medical Association l’Aloe può contribuire ad evitarel’artrite ed a ridurre le infiammazioni nelle articolazioni già affette daartrite. L’Aloe è anche in grado di evitare la reazione autoimmunitariacollegata a determinate forme di artrite in cui il corpo attacca il propriotessuto. Ad animali è stato iniettato un batterio che dovrebbe produrre deisintomi artritici come infiammazioni e gonfiore. Per stabilire se l’Aloe puòevitare l’artrite è stata loro iniettata sucbutaneamente ogni giorno per 13giorni dell’Aloe (150 mg per Kg di peso corporeo. Ogni giorno sono state effettuatedelle misurazioni sul corpo per verificare il grado del gonfiore edell’infiammazione. Secondo i ricercatori, alcuni componenti dell’Aloe hannomostrato delle attività antiartritiche. Un acido organico nell’Aloe ha ridottol’infiammazione del 79,7% ed ha soppresso la reazione autoimmunitaria del42,4%. Un altro componente dell’Aloe, un Antrachinone, ha ridottol’infiammazione del 67,3%, senza mostrare effetti sulla reazioneautoimmunitaria.
-ABBREVIA L’INFEZIONE HIV.
L’estratto D-mannosio - uno deglizuccheri contenuti nell’Aloe - può ridurre l’HIV-1 (il virus inerenteall’AIDS).In una ricerca effettuata nel 1991 e pubblicata nel MolecularBiotherapy delle cellule HIV-1 sono state trattate artificialmente(esternamente al corpo) con l’estratto D-mannosio. L’Aloe ha rallentato lariproduzione dei virus del 30%, ha ridotto il numero complessivo dei virus, hasoppresso la diffusione del virus delle cellule infette ed ha aumentato lafacoltà di vita (probabilità di sopravvivenza) delle cellule infette.
-AIUTO ALIMENTARE PER PAZIENTI HIV.
Come citato nelJournal of Advancement in Medicine, il succo di Aloe Vera è una componenteefficace di un programma di aiuto alimentare per pazienti HIV. A 29 pazienti èstato somministrato per un periodo di quattro mesi il succo puro al 100% diAloe Vera (quattro volte al giorno cinque once cioè circa 142 grammi) (1oncia=28,3495 gr), insieme ad un supplemento di acidi grassi essenziali ed unaltro supplemento contenente vitamine, sostanze minerali ed acidi amminici. Ai pazientiè stato detto di continuare a con la loro dieta normale e di non ingerire altriprodotti supplementari. Dopo 90 giorni a tutti i pazienti sono comparsiprolassi febbrosi di infezioni opportunistiche, stanchezza, diarrea ed ilnumero dei globuli bianchi era aumentato (cioè il loro sistema immunitario hareagito in modo positivo).
-STIMOLA LA REAZIONE IMMUNITARIA CONTRO IL CANCRO.
In base a recentiricerche l’Aloe può aiutare ad allungare la durata di vita dei pazienti dicancro ed a stimolare il loro sistema immunitario. In una ricerca effettuatanel 1994, pubblicata nel giornale medico giapponese Yakhak Hoeji, dei topiaffetti da tumori maligni sono stati trattati per 14 giorni con dell’Aloe. Purnon sopprimendo la crescita del tumore, la durata di vita dei topi, ai qualifurono somministrati 50 mg di Aloe per Kg di peso corporeo si è mediamenteallungata del 22%, mentre quella dei topi ai quali sono stati somministratigiornalmente 100mg per Kg di Aloe si è allungata del 32%. In un esperimento effettuatoallo stesso tempo su cellule di cancro umano all’esterno del corpo è statoconstatato che con alte dosi di Aloe la crescita di queste cellule può esserenotevolmente ridotta. I ricercatori che scrivono nel Cancer Immunology andImmunotherapy hanno scoperto che l’iniezione diretta nel tumore di un compostodi Aloe (lecitina) attiva il sistema immunitario che attacca il cancro. Ilinfociti T - dei globuli bianchi che si legano alle cellule attaccanti e ledistruggono - iniziarono ad attaccare le cellule del tumore nel quale era statainiettata la lecitina. L’Aloe attiva il sistema immunitario e quindi imacrofagi (globuli bianchi che «mangiano» gli antigeni); di conseguenza ilsistema immunitario produce delle sostanze attivanti (e anticancerogene) comeinterferoni, interleucine e fattori di necrosi del tumore. Inoltre, iricercatori sostengono che l’Aloe favorisce la crescita di cellule normali(cellule non affette da cancro).
-AIUTA IN CASO DI CANCRO AI POLMONI.
L’effetto schermodell’Aloe è stato confermato da una ricerca effettuata su 673 pazienti dicancro ai polmoni a Okinawa, Giappone, e pubblicata sul Japanese Journal ofCancer Research. In questa ricerca, per una durata di 5 anni ci si è occupatidei legami tra fumo, dosi paragonabili di 17 alimenti a base vegetale nelladieta e l’apparizione di un cancro ai polmoni. Tra gli alimenti a base vegetaleè l’unico a proteggere dal cancro. «I risultati dell’epidemiologia vegetalepermettono la conclusione che l’Aloe sopprime gli agenti patogeni di cancronell’uomo», dicono i ricercatori. «Inoltre, l’Aloe è un ottimo rimedio perprevenire o sopprimere diversi tipi di cancro comparenti nell’essere umano».
-ULCERE DELLE GAMBE E DERMATOSI.
Le ulcere dellegambe vengono curate molto bene con il gel di Aloe. Risultati si sono avutianche in casi di dermatiti, psoriasi, seborrea, acne e alopecia utilizzando ilpuro gel o prodotti cosmetici (sapone, shampoo, creme, lozioni) costituiti perun’elevata percentuale da puro gel di Aloe vera (almeno il 70%).
-INFEZIONI BATTERICHE E FUNGINE.
L’Aloe vera nonagisce come germicida, però si rivela molto utile in casi di infezione. Laletteratura riporta di notevoli miglioramenti in soggetti con infezioni viraliin quanto l’Aloe aumenta la capacità dell’organismo di resistere alleinfezioni. Diversi studi sono ancora in atto al momento, ma ne esiste uno moltosignificativo sul virus dell’AIDS. Fu condotto nel 1990 su 29 pazienti affettida AIDS conclamato cui si somministrò succo di Aloe vera + Acidi GrassiEssenziali: ne risultò un notevole miglioramento dello stato immunitario.L’esperimento durò sei mesi e i pazienti furono sottoposti ad esami dilaboratorio a 30-60-90-180 giorni dall’inizio del trattamento: tuttirisultarono migliorati al novantesimo giorno e 27 di essi evidenziarono unulteriore miglioramento alla fine del trattamento. La loro qualità della vita,misurata con il metodo Karnosky, passò dall'8,97% iniziale al 92,41% alla finedel trattamento. Il glucomannano dell’Aloe è senza dubbio la sostanza piùimportante e indicata a far comprendere l’attività benefica della pianta. Dastudi ed esperimenti di laboratorio emerge che l’esposizione al glucomannanoprotegge i globuli bianchi dagli attacchi del virus. La riproduzione del virusrisulta inoltre rallentata così come il grado di infettività.